Page 15 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(1) (2016)
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ia universitatislo sloveno della suddetta zona il che si manifesta renze nella struttura di pausa non possono esse-
uvodnik 15 in una tendenza alla semplificazione sintattica. re spiegate attraverso il cambiamento linguistico,
ma solo attraverso la diversificazione regionale e
Segue la presentazione dell’italiano che vie- culturale.
ne prodotto nella parte croata dell’Istria, più
precisamente a Pola, dove l’area bilingue è pro- La sezione tematica termina con una ricerca
fondamente segnata dalla comunità italiana che coinvolge l’italiano usato in Italia. Nel con-
storicamente presente. Il contributo intitolato tributo Forme verbali alternative (regolari e irre-
Lear­ners of Italian as L2 and the Awareness of the golari) del passato remoto di Daniel Słapek viene
Cultural Connotation of Words è stato scritto da presentato il paradigma verbale del ricco siste-
Rita Scotti Jurić e si occupa dell’acquisizione del ma di coniugazione del verbo italiano. Si tratta
significato connotativo delle parole nell’area bi- di uno studio sul tempo verbale passato remo-
lingue. L’ipotesi di base prevede che questo tipo to che vuole verificare come diverse pubblicazio-
di significato culturalmente determinato nasca ni italiane presentano la flessione irregolare e la
spontaneamente in quel gruppo di studenti del- comparazione con la situazione nella lingua viva.
le scuole medie e superiori che hanno a portata Sono interessanti le conclusioni in cui un’anali-
di mano il contatto con la lingua e cultura italia- si quantitativa basata su corpora di italiano scrit-
na, ovvero nell’ambiente in cui vivono. L’obiet- to indica che alcuni verbi in pratica occorrono
tivo principale della ricerca è quindi indagare soprattutto nella loro forma flessa irregolare, al-
dove avviene il contatto con elementi della cul- tri in quella regolare. I manuali di lingua, invece,
tura italiana e quali sono le parole o espressioni elencano tutte le forme esistenti in ordine sen-
più frequentemente usate e di conseguenza asso- za far notare se si tratti di un uso frequente o li-
ciate con la cultura italiana. Dalle risposte a que- mitato.
ste domande è possibile desumere quanto sia ef-
ficace l’insegnamento dell’italiano come lingua I risultati presentati nelle ricerche incluse
seconda nell’Istria croata e qual è il livello della in questo volume mostrano la forte connessione
competenza lessicale dei partecipanti nel ricono- che intercorre tra le lingue e la natura della lin-
scere il significato connotativo. gua che è viva, che muta e si adatta a nuove realtà
storiche e politiche. Alcuni fenomeni linguisti-
Il contributo seguente ci porta lungo la co- ci subiscono sviluppi, nascono nuove strutture e
sta adriatica fino a Zara. Nell’articolo intitola- parole, altre invece diventano obsolete, vengono
to Cross-influence between Language and Cultu- ritirate dall’uso attivo e cadono in disuso. Uno
re: Pause Structure as Proof of Cultural Difference studio attento di questi cambiamenti contribui-
in the Same Language le autrici Irena Marković sce non solo alla promozione delle lingue, ma an-
e Ivana Škevin presentano una ricerca sulle di- che alla loro consevazione, per cui ci auguriamo
verse forme di pausa utilizzate nella produzio- che il presente numero della rivista sia un contri-
ne linguistica e si domandano quale parte del- buto per andare in questa direzione.
la produzione dipende dalla lingua e quale dalla
cultura. La ricerca presentata si basa su registra- Vorremmo infine ringraziare tutti gli autori
zioni del discorso spontaneo di parlanti croati dei contributi per aver scelto di pubblicare le loro
nelle regioni dell’Istria e della Dalmazia che alla ricerche in questa rivista. Al lettore si augura di
fine si confrontano con quelle dei parlanti italia- trovare argomenti interessanti per il suo campo
ni dell’Istria. Le autrici partono dal presuppo- professionale e naturalmente ispirazione per il
sto che entrambi i gruppi di croatofoni abbiano lavoro professionale e scientifico.
analoghi ambiti linguistici, storici e tradizionali
con un livello minimo di differenziazione il che
dovrebbe essere confermato dall’analisi nell’u-
so delle pause. La loro conclusione è che le diffe-
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