Page 274 - Hrobat Virloget, Katja. 2021. V tišini spomina: "eksodus" in Istra. Koper, Trst: Založba Univerze na Primorskem in Založništvo tržaškega tiska
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mario

La ricerca etnografica, presentata a grandi linee nel capitolo introdut-
tivo, indaga il tema dell’«esodo» e delle sue ricadute sulla società istriana
attraverso le memorie di suoi abitanti odierni appartenenti a identità et-
niche diverse: istriana slovena, istriana italiana e le identità etniche delle
comunità emigrate in Istria dalle repubbliche meridionali dell’ex Jugosla-
via, dalla regione del Litorale e dal resto della Slovenia. Parte integrante
del libro sono, inoltre, trascrizioni di interviste condotte dall’autrice con
cinquantatré informatori, alcune interviste svolte da studenti universita-
ri, interviste non trascritte, diverse storie di vita di istriani già edite, il dia-
rio di campo redatto usando la metodologia dell’osservazione partecipante
nonché impressioni sparse e conversazioni sostenute dall’autrice nel corso
del suo lavoro quotidiano in Istria. Ricostruire il passato secondo il prin-
cipio storico non è lo scopo principale della ricerca che si prefigge, invece,
di tentare di comprendere le persone e le loro decisioni mediante il prisma
di una concezione antropologica del passato come artefatto del presente,
e della memoria come traccia del passato nel presente. Se la domanda che
si pone lo storico è quale fosse la realtà (passata), la domanda dell’antro-
pologo è, invece, come vedono e come costruiscono questa realtà (passata)
le persone? Il libro aspira a restituire una voce alle memorie negate di chi
restò e di chi venne in Istria dopo l’«esodo», di tutti coloro cioè che sono
stati ignorati, ridotti al silenzio e sono pertanto restati inascoltati all’in-
terno del discorso dominante sia sloveno che italiano. Obiettivo del libro è
lasciar parlare il passato attraverso le persone per far sì che così tocchi da
vicino tutti noi.

Un passato difficile tra silenzi e memorie antagoniste
L’indagine si sofferma in primo luogo su quei passati difficili e «indigesti»
che ancora oggi complicano l’auto-definizione di un territorio transfron-
taliero, multietnico e multiculturale. L’Istria è difatti con ogni probabilità
una di quelle poche regioni che stenta a individuare e trovare accordo circa
la propria denominazione. Nel capitolo sulle difficoltà di denominazione
vengono presentati i diversi appellativi della regione e i relativi retroterra
ideologici. La breve rassegna storica mette in luce la plurisecolare convi-
venza tra le popolazioni slave e italiane e rimarca il peso del ventennio di
violenza fascista e del flusso migratorio che esso provoca, preludio dei con-
flitti interetnici del secondo conflitto mondiale. Contesa tra rivendicazio-
ni jugoslave e italiane, la regione fu inquadrata in una formazione statale
indipendente: il Territorio libero di Trieste (tlt), sciolto nel 1954 con l’an-
nessione di parte dell’Istria alla Jugoslavia e di Trieste e dintorni all’Italia.

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