Page 292 - Hrobat Virloget, Katja. 2021. V tišini spomina: "eksodus" in Istra. Koper, Trst: Založba Univerze na Primorskem in Založništvo tržaškega tiska
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mario

stati riscontrati vari casi di fervore quasi morboso per la lingua slovena in
un territorio ufficialmente dichiarato bilingue. Tali conflittualità conflui-
scono di volta in volta nella auto-vittimizzazione, nella criminalizzazione
collettiva degli «altri» e in nette dicotomie in bianco e nero tra vittime e car-
nefici. Dovremmo forse attribuire questa sensazione generale di pericolo
alle ripercussioni di una memoria inquieta e non ancora pacificata?

Il peso di un passato difficile e non elaborato continua, dunque, a in-
combere sul nostro presente e futuro. L’interrogativo di fondo è: come fare
a convivere oggi con tutti questi scomodi e negativi retaggi del passato? La
risposta sarebbe ascoltando «gli altri» con empatia e concentrandosi sul-
le proprie responsabilità per il passato. O come direbbe Jacques Derrida
(2014): come fare a convivere oggi con i nostri morti e i nostri vivi? Am-
mettendo e perdonando l’imperdonabile. Siamo una società abbastanza
matura per questo oggi?

Obiettivo del libro era dare una voce alle persone. A chi è rimasto nel si-
lenzio della memoria perché non accetto né dall’una né dall’altra memoria
nazionale. A chi è restato e a chi è venuto. Ascoltiamoci l’un l’altro e as-
sumiamoci la responsabilità del nostro passato. Non è necessario che le
memorie corrispondano, l’importante è che siano ascoltate. Finché non
lo faremo, continueremo a convivere con una memoria inquieta non so-
lo in Istria, ma anche a livello nazionale in tutti i paesi coinvolti. Lasciamo
parlare il silenzio!

Tradotto da Lucia Gaja Scuteri

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