Page 264 - Čotar Konrad Sonja, Borota Bogdana, Rutar Sonja, Drljić Karmen, Jelovčan Giuliana. Ur. 2022. Vzgoja in izobraževanje predšolskih otrok prvega starostnega obdobja. Koper: Založba Univerze na Primorskem
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gio Crasnich
lessicale sia per quanto riguarda la pronuncia. Anche a livello di fluidità del
pensiero, la prestazione del bilingue precoce è diversa da quella del bilingue
esposto a una lingua in fase evolutiva successiva, poiché presenta un carat-
tere di maggiore immediatezza e non passa attraverso il filtro della lingua
materna (Balboni 2015). L’esposizione precoce a una seconda lingua costitui-
sce una irrinunciabile opportunità in contesti etnicamente e linguisticamen-
te misti, quali quello dell’Istria slovena, nel quale la lingua italiana costituisce
per buona parte della popolazione una lingua seconda.
Sviluppo linguistico e bilinguismo precoce: la specificità del contesto
italiano dell’Istria slovena
Il Programma curricolare per le scuole per l’infanzia, pur indicando esplicita-
mente nel bilinguismo la meta cui deve tendere l’impegno educativo e didat-
tico nei territori etnicamente e linguisticamente misti (Ministero dell’Istru-
zione e dello Sport 2000, 8) non fornisce indicazioni specifiche in merito alle
modalità di azione nei casi in cui la lingua materna del bambino non coin-
cida con quella utilizzata all’interno dell’istituzione educativa. Quest’ultima
circostanza emerge con particolare salienza nelle istituzioni educative con
lingua d’insegnamento italiana sul territorio nazionalmente misto dell’Istria
slovena.
A titolo di esemplificazione, saranno presentati i dati generali riguardanti
gli anni 1999, 2010 e 2017, raccolti da parte dell’Istituto dell’educazione della
Repubblica di Slovenia. Nel 1999 il numero complessivo di alunni era di 1020:
di questi, gli iscritti alla scuola dell’infanzia corrispondevano al 23, quelli
iscritti alla scuola elementare al 49, quelli iscritti alla scuola media al 28.
Nel 2010 il numero complessivo di alunni era di 983: di questi, gli iscritti alla
scuola dell’infanzia corrispondevano al 44, quelli iscritti alla scuola elemen-
tare al 41, quelli iscritti alla scuola media al 15. Nel 2017 il numero comples-
sivo di alunni era di 1216: di questi, gli iscritti alla scuola dell’infanzia corri-
spondevano al 42, quelli iscritti alla scuola elementare al 46, quelli iscritti
alla scuola media al 12. Come si può osservare, accanto a un rilevante au-
mento generale del numero di alunni negli anni dal 2010 al 2017, va segnalato
il marcato aumento proporzionale degli iscritti alle scuole dell’infanzia, che
sono più che raddoppiati passando da circa un quinto (nel 1999) a oltre due
quinti della popolazione scolastica complessiva (sia nel 2010, sia nel 2017).
La provenienza linguistica degli alunni frequentanti le istituzioni scolasti-
che con lingua d’insegnamento italiana sul territorio nazionalmente misto
dell’Istria slovena non è rilevata al momento della loro iscrizione, né è finora
divenuta oggetto di ricerca. Tuttavia, nell’ambito delle attività di formazione
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lessicale sia per quanto riguarda la pronuncia. Anche a livello di fluidità del
pensiero, la prestazione del bilingue precoce è diversa da quella del bilingue
esposto a una lingua in fase evolutiva successiva, poiché presenta un carat-
tere di maggiore immediatezza e non passa attraverso il filtro della lingua
materna (Balboni 2015). L’esposizione precoce a una seconda lingua costitui-
sce una irrinunciabile opportunità in contesti etnicamente e linguisticamen-
te misti, quali quello dell’Istria slovena, nel quale la lingua italiana costituisce
per buona parte della popolazione una lingua seconda.
Sviluppo linguistico e bilinguismo precoce: la specificità del contesto
italiano dell’Istria slovena
Il Programma curricolare per le scuole per l’infanzia, pur indicando esplicita-
mente nel bilinguismo la meta cui deve tendere l’impegno educativo e didat-
tico nei territori etnicamente e linguisticamente misti (Ministero dell’Istru-
zione e dello Sport 2000, 8) non fornisce indicazioni specifiche in merito alle
modalità di azione nei casi in cui la lingua materna del bambino non coin-
cida con quella utilizzata all’interno dell’istituzione educativa. Quest’ultima
circostanza emerge con particolare salienza nelle istituzioni educative con
lingua d’insegnamento italiana sul territorio nazionalmente misto dell’Istria
slovena.
A titolo di esemplificazione, saranno presentati i dati generali riguardanti
gli anni 1999, 2010 e 2017, raccolti da parte dell’Istituto dell’educazione della
Repubblica di Slovenia. Nel 1999 il numero complessivo di alunni era di 1020:
di questi, gli iscritti alla scuola dell’infanzia corrispondevano al 23, quelli
iscritti alla scuola elementare al 49, quelli iscritti alla scuola media al 28.
Nel 2010 il numero complessivo di alunni era di 983: di questi, gli iscritti alla
scuola dell’infanzia corrispondevano al 44, quelli iscritti alla scuola elemen-
tare al 41, quelli iscritti alla scuola media al 15. Nel 2017 il numero comples-
sivo di alunni era di 1216: di questi, gli iscritti alla scuola dell’infanzia corri-
spondevano al 42, quelli iscritti alla scuola elementare al 46, quelli iscritti
alla scuola media al 12. Come si può osservare, accanto a un rilevante au-
mento generale del numero di alunni negli anni dal 2010 al 2017, va segnalato
il marcato aumento proporzionale degli iscritti alle scuole dell’infanzia, che
sono più che raddoppiati passando da circa un quinto (nel 1999) a oltre due
quinti della popolazione scolastica complessiva (sia nel 2010, sia nel 2017).
La provenienza linguistica degli alunni frequentanti le istituzioni scolasti-
che con lingua d’insegnamento italiana sul territorio nazionalmente misto
dell’Istria slovena non è rilevata al momento della loro iscrizione, né è finora
divenuta oggetto di ricerca. Tuttavia, nell’ambito delle attività di formazione
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