Page 268 - Čotar Konrad Sonja, Borota Bogdana, Rutar Sonja, Drljić Karmen, Jelovčan Giuliana. Ur. 2022. Vzgoja in izobraževanje predšolskih otrok prvega starostnega obdobja. Koper: Založba Univerze na Primorskem
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gio Crasnich

Risultati della ricerca e discussione
Nei due successivi paragrafi saranno descritti gli esiti più salienti della prima
e della seconda parte dell’intervento. Nella discussione si mostrerà che le ri-
flessioni emerse nel corso delle due parti dell’intervento hanno permesso ai
partecipanti: (1) di individuare sinergie tra le modalità di organizzazione del-
l’offerta formativa delle scuole dell’infanzia e le più rilevanti proposte della
glottodidattica umanistica; (2) di riconoscere la validità di alcune proposte di
intervento della glottodidattica umanistica, come condizione per promuo-
verne una successiva implementazione. Di conseguenza, si ritiene di poter
dare risposta positiva a entrambi gli interrogativi che la ricerca si è proposta.

Prima parte dell’intervento: i requisiti di un educatore umanistico
Nella prima parte dell’attività formativa sono stati presentati gli elementi sa-
lienti dell’approccio naturale e della pedagogia umanistica, e si è proposto di
riflettere criticamente sulle indicazioni del Programma curricolare per la scuo-
la dell’infanzia (Ministero dell’Istruzione e dello Sport 2000), allo scopo di in-
dividuare il profilo di un educatore orientato in senso umanistico. L’attività
del personale educativo coinvolto nell’iniziativa, incoraggiata e facilitata dal
formatore, ha portato all’individuazione di quattro requisiti. Questi ultimi sa-
ranno ora presentati in riferimento alla letteratura scientifica che li suppor-
ta, e accompagnati dalla citazione dei passi del Programma curricolare per le
scuole dell’infanzia cui risultano riconducibili.

Il primo requisito è stato sintetizzato come la capacità di creare un ambien-
te caldo, supportivo, incoraggiante. Il riferimento curricolare da esso sotteso
(Ministero dell’Istruzione e dello Sport 2000, 39) sottolinea l’importanza di
creare un’atmosfera tale che spinga il bambino a parlare, ad allargare la sua
esperienza del discorso, ad esprimere i suoi sentimenti, desideri e bisogni. Di
fondamentale importanza per l’acquisizione di questa capacità è stata giudi-
cata la presenza, all’interno della sezione, del clima di ascolto attivo e incon-
dizionato che la psicologia e la pedagogia umanistiche considerano come
condizione di base per la promozione di qualsiasi forma di dialogo educativo
(Kanizsa 2007); a questi elementi fa esplicito riferimento anche il documen-
to curricolare, quando rimarca l’impegno dell’insegnante a creare un clima
piacevole, di fiducia reciproca, nel quale il bambino venga sollecitato alla co-
municazione, all’espressione, alla partecipazione e alla creatività (Ministero
dell’Istruzione e dello Sport 2000, 54).

Il secondo requisito è stato sintetizzato come la capacità di osservare i bam-
bini per coglierne le diversità e reagire empaticamente, usando la comunicazio-
ne in tutte le sue sfaccettature. Il riferimento curricolare da esso sotteso (Mini-

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