Page 266 - Čotar Konrad Sonja, Borota Bogdana, Rutar Sonja, Drljić Karmen, Jelovčan Giuliana. Ur. 2022. Vzgoja in izobraževanje predšolskih otrok prvega starostnega obdobja. Koper: Založba Univerze na Primorskem
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gio Crasnich

spontaneamente la lingua obiettivo, senza richiedere prestazioni premature
e suscettibili di dare luogo a inibizione.

In condizioni spontanee, la lingua viene acquisita seguendo un percorso a
spirale, che procede per approssimazioni e fasi di interlingua (Selinker 1992)
oggetto di studio della linguistica acquisizionale (Chini 2005): in sostanza, da
una iniziale semplificazione si procede alla risistemazione e all’incremento
in quantità e qualità delle proprie competenze, in una successione di con-
figurazioni uniche, originali, soggette a costante ristrutturazione. Il passag-
gio da una configurazione all’altra è promosso dal costante arricchimento
qualitativo dei messaggi indirizzati alla persona, che costituiscono l’input da
comprendere. Un input è comprensibile se si colloca su un gradino imme-
diatamente successivo a quello che caratterizza il livello di competenza già
padroneggiato dall’ascoltatore: inoltre, se il parlante fornisce un sistema di
supporto all’acquisizione del linguaggio (LASS, Language Acquisition Support
System) i processi automatici di comprensione facenti capo al meccanismo di
acquisizione della lingua (LAD, Language Acquisition Device) si attivano auto-
nomamente e operano con efficacia. Krashen e Terrell (1983) sottolineano che
l’input comprensibile permette il passaggio graduale da un livello di compe-
tenza meno articolato a un livello più articolato; i riferimenti psicopedagogici
cui questo principio fa appello sono costituiti dall’area di sviluppo potenziale
di Vygotskij e dalla zona di sviluppo prossimale di Bruner, nonché dalla meta-
fora bruneriana dello scaffolding, costituito in questo caso dalle enunciazioni
del parlante più esperto.

La ricerca: contesto, partecipanti, finalità, obiettivi,
metodo e procedura
Il presente lavoro nasce da una richiesta esplicitamente rivolta all’autore (nel
suo ruolo di consulente pedagogico) da parte del personale educativo, mi-
rante a problematizzare due questioni: (1) la qualità dell’offerta formativa del-
le istituzioni rispetto sia alla normativa vigente, sia alla più recente, aper-
ta e illuminata riflessione pedagogica, didattica ed educativa; (2) la quali-
tà dell’input offerto dal personale educativo, rispetto all’esigenza di garan-
tire le condizioni ottimali per il potenziamento delle competenze linguisti-
che dei bambini. Tale richiesta ha costituito il riferimento al quale sono state
vincolate tutte le scelte di disegno adottate per l’intervento.

Alla ricerca ha partecipato un gruppo di venti educatrici ed educatori. L’in-
tervento si è svolto nell’ambito delle attività di formazione in servizio orga-
nizzate dall’Istituto dell’educazione della Repubblica di Slovenia.

La ricerca, avente a oggetto le modalità di organizzazione dell’offerta for-
mativa, si è posta la finalità di favorire l’integrazione tra queste ultime, defi-

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