Page 117 - Vinkler, Jonatan, in Jernej Weiss. ur. 2014. Musica et Artes: ob osemdesetletnici Primoža Kureta. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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este, dalla convivenza pacifica all’intolleranza razziale

mo Jan Lego (1832–1906) che dal 1860 al 1862 è a Trieste per dirigere un coro
che collabora spesso alle manifestazioni della Slavjanska čitalnica.15

Naturalmente, l’associazionismo degli slavi a Trieste è legato ai cambia-
menti politici ai vertici dell’impero. Cosicché, dopo il decennio in cui le čit-
alnice hanno avuto una forte diffusione, tra il 1860 e il 1870, segue un len-
to declino e solo nel 1878, quando il nuovo governo di coalizione mostra una
maggior tolleranza, si fanno strada nuove forme associative e ricreative, quali
ad esempio i circoli culturali.16 Nel contempo i cori laici si staccano definiti-
vamente dalle čitalnice e nascono nuove formazioni corali, bandistiche, non-
ché i gruppi delle tamburice.

L’inizio del nuovo secolo è segnato da tre avvenimenti di grande impor-
tanza: la costruzione del Narodni dom, la costituzione ufficiale del Drama-
tično društvo [Società filodrammatica di Trieste] e la fondazione di una scuo-
la di musica, la Glasbena Matica.

Il palazzo polifunzionale, di cui l’architetto fu Maks Fabiani, è stato co-
struito in cinque anni. Per motivi politici il Narodni dom non ebbe un’inau-
gurazione ufficiale, ma i singoli ospiti vi si insediarono progressivamente: il
21 agosto 1904 il Delavsko in podporno društvo (l’associazione che si occupa-
va di aiutare i lavoratori), tre giorni dopo la Tržaška hranilnica in posojilnica
(l’istituto bancario), il 12 ottobre iniziarono a lavorare l’hotel con il ristorante
e il caffé, il 10 dicembre la Slavjanska čitalnica (Sala di lettura slava), il 15 di-
cembre la sala grande.17

Iniziano altresì ad affermarsi i primi compositori professionisti, in gra-
do cioè di svolgere un’attività musicale mirata. Nel 1908 giunge a Trieste Emil
Adamič (1877–1936), maestro, direttore di cori e insegnante presso la Glasbe-
na Matica, che si fa portavoce, anche in veste di pubblicista, della realtà mu-
sicale slovena.18 Altri professionisti degli stessi anni sono Viktor Šonc (1877–
1964), allievo di Antonín Dvořák e di Vítězslav Novák presso il conservatorio
di Praga, quindi preside della Glasbena Matica dal 1911 al 1927, e direttore del

15 Il ruolo avuto da Lego nell’evoluzione della vita musicale degli sloveni a Trieste andrebbe ulterior-
mente approfondito e precisato, cfr. Fran Rákuša, Slovensko petje v preteklih dobah (Ljubljana: samo-
zal., 1890), 52–53 e Dragotin Cvetko, Zgodovina glasbene umetnosti na Slovenskem, vol. III (Ljubljana:
Državna založba Slovenije, 1960), 149–150.

16 Lejla Sancin Reharjeva, “Slovenske organizacije”, Prosvetni zbornik 1868–1968 (1970), 249–257, in cui
si trova un elenco completo dei circoli culturali in regione con le date di fondazione e scioglimen-
to.

17 Marko Kravos et alia, a cura di, Narodni dom (Trieste: Devin, 1995).
18 La vita e la produzione di Emil Adamič sono analizzate dettagliatamente da Lucijan Marija

Škerjanc, Emil Adamič: življenje in delo slovenskega skladatelja (Ljubljana: Ivan Grohar, 1937) e nel più
recente Edo Škulj, a cura di, Adamičev zbornik (Ljubljana: Akademija za glasbo, 2004).

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