Page 112 - Vinkler, Jonatan, in Jernej Weiss. ur. 2014. Musica et Artes: ob osemdesetletnici Primoža Kureta. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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musica et artes

offriva una scena musicale ricca e piena di stimoli dei diversi gruppi sociali, re-
ligiosi e etnici.

Nella seconda parte del XIX° e agli inizi del XX° secolo a Trieste i prin-
cipali motori della vita musicale cittadina erano i tre grandi gruppi etni-
ci: quello austrotedesco, l’italiano e quello formato dagli sloveni autoctoni.
Quest’ultimo era strettamente legato ai numerosi residenti croati, serbi e agli
appartenenti ad altri popoli slavi (si pensi ad esempio che il Narodni dom di
Trieste, eretto nel 1904 e incendiato dai fascisti nel 1920, ospitava un’associa-
zione russa e una ceca).

Il momento, in cui si iniziano a delineare in maniera più precisa i rap-
porti tra i tre principali gruppi etnici di Trieste, risale alla seconda metà degli
anni Sessanta del XIX° secolo. A questo riguardo, Marina Cattaruzza, nella
sua analisi storica nota che in tale periodo la tensione nazionale si fa palese e

come in altri centri della monarchia absburgica [...] l’articolarsi della società civi-
le assume [...] la forma di una competizione tra gruppi nazionali, tendenti in primo
luogo ad affermare la propria posizione relativa all’interno dello stato multinazio-
nale.3

Per quanto concerne la cultura, già nella seconda metà degli anni Sessan-
ta, nel periodo della divisione della corona in Austria-Ungheria, nelle princi-
pali città dell’impero si estrinseca un forte movimento di rinascita nazionale
che trova la sua espressione più visibile nelle manifestazioni di carattere asso-
ciativo. Da questo punto di vista Trieste è una città emblematica:

società sportive, di tiro, nautiche — si pensi solo alla Società Ginnastica Triestina,
che sorge in dichiarata prospettiva nazionalpatriottica –, alpinistiche ed anche co-
rali e musicofile rientravano tutte in una dimensione di lotta politica sempre più ac-
centuata, in cui allo Schillerverein si sarebbero affiancate, con obiettivi opposti ma
con metodologie analoghe, la Lega Nazionale e la Dante Alighieri per gli italiani e
la Società Cirillo e Metodio per gli slavi.4

3 Marina Cattaruzza, “Sloveni e italiani a Trieste: la formazione dell’identità nazionale”, Clio. Rivista
trimestrale di studi sdtoi rfricoinXtieXraV(,Tno.r1in(1o9:8E9i)n: a2u7d–i5,81;9c9o7n3)f.rPoenrtaqaunacnhtoe Angelo Ara e Claudio Magris,
Trieste: un’identità riguarda l’ambito letterario cfr.
Gruppottantacinque, a cura, L’immagine di Trieste nella letteratura italiana, slovena e tedesca fra Otto-
cento e Novecento (Trieste: Italo Svevo, 1991).

4 Fulvio Salimbeni, “Presentazione”, in La Civica Cappella di San Giusto, a cura di Fulvio Salimbeni
(Trieste: Comitato Cappella Civica 450, 1989) e Silvana de Lugnani, La cultura tedesca a Trieste dal-
la fine del 1700 al tramonto dell’impero asburgico (Trieste: Italo Svevo, 1986).

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