Page 272 - Čotar Konrad Sonja, Borota Bogdana, Rutar Sonja, Drljić Karmen, Jelovčan Giuliana. Ur. 2022. Vzgoja in izobraževanje predšolskih otrok prvega starostnega obdobja. Koper: Založba Univerze na Primorskem
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gio Crasnich

Prendi le pantofole/le ciabatte
Dammi il ciuccio

Congedo
Arrivederci a domani
Ci vediamo domani

L’intervento di riflessione e confronto, sviluppato dal personale educati-
vo con la mediazione del formatore, ha permesso di individuare una serie di
aspetti critici.

Le attività si organizzano intorno ai momenti previsti dal Programma curri-
colare per le scuole dell’infanzia (Ministero dell’Istruzione e dello Sport 2000);
tuttavia, non sembrano essere sufficientemente valorizzati i momenti dedi-
cati al dialogo, allo scambio comunicativo, alla condivisione di esperienze.
L’interazione educativa che emerge dalle enunciazioni rievocate dal gruppo
evidenza vicinanza ed empatia, ma non assume come momento centrale la
stimolazione, l’incoraggiamento, il potenziamento della comunicazione e del
dialogo. Vi è indubbiamente cordialità (si vedano per esempio le formule re-
lative ai momenti dell’accoglienza e del congedo) ma le formule utilizzate
sono semplici e stereotipate: non presentano, quindi, quelle caratteristiche
di ridondanza, ricchezza e naturalità attribuite a un input che, in quanto ac-
compagnato da elementi non verbali, sarebbe comunque comprensibile ai
bambini e si situerebbe all’interno della loro area di sviluppo potenziale.

Un altro commento riguarda la sottolineatura linguistica che accompagna
i momenti di attività situati tra l’accoglienza e il congedo. Prevalgono brevi
enunciati di tipo regolativo, il più delle volte proposti con l’uso della seconda
persona singolare o plurale dell’imperativo (vieni . . ., rimboccatevi . . ., apri . . .,
sciacqua . . ., chiudi . . ., prendi . . ., vai a sedere . . ., andate a sedere/sedetevi . . .,
prendetevi . . ., prendi . . ., dammi . . .). Meno marcata, invece, risulta la presenza
della prima persona plurale del congiuntivo che, oltre ad assumere funzio-
ne esortativa, comunica al destinatario del messaggio la partecipazione e la
vicinanza dell’emittente (riordiniamo . . ., andiamo a lavarci . . ., ripetiamo . . .,
diamoci la mano . . ., andiamo a cambiare . . ., mettiamo . . .).

Negli enunciati sono poi documentati esempi di frasi ellittiche (poca ac-
qua . . ., poco sapone . . ., Dove il tuo pannolino . . ., E adesso sul proprio letti-
no/sulla brandina), la cui comprensione è probabilmente garantita dal conte-
sto extralinguistico all’interno delle quali sono collocate. Tuttavia, nell’ottica
di favorire e accompagnare l’acquisizione naturale della lingua, esse potreb-
bero essere seguite da ulteriori riformulazioni complete, che sarebbero age-

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